M.E. c. Svezia - 71398/12 - Sentenza (cancellata dal ruolo) 8.4.2015 [GC]
In fatto – Il ricorrente, un cittadino libico che viveva in Svezia dal 2010, aveva inizialmente presentato ivi domanda d’asilo poiché temeva che sarebbe stato vittima di persecuzione in quanto omosessuale e sposato con un altro uomo. L’Ufficio immigrazione ed il Tribunale per i migranti respingevano la sua richiesta, motivando che le sue argomentazioni mancassero di credibilità.
Il 26 giugno 2014 una Camera della Corte emetteva una sentenza in cui sosteneva, sei voti contro uno, che l’esecuzione dell’ordine di espulsione a carico del ricorrente non avrebbe costituito una violazione dell’articolo 3 della Convenzione (si veda la Nota d’informazione 175).
Il 17 novembre 2014 il caso veniva rinviato dinanzi alla Grande Camera su istanza del ricorrente.
Il 17 dicembre 2014 le autorità nazionali rilasciavano